Scrittore portoghese. Benché cieco compi gli studi
secondari e universitari a Coimbra, in compagnia di un fratello, Augusto
Federico, che amorosamente lo assisteva. Si laureò in legge, ma la sua
passione erano le lettere. Dal 1926 trascorse alcuni anni nella solitudine di un
villaggio di montagna, San Mamede da Castenheira do Vouga, familiarizzandosi con
la letteratura romantica e accettandone le teorie. Tornato a Lisbona nel 1841,
vi fondò la "Revista Universal Lisbonense", che insieme al "Panorama"
dell'Herculano fu una delle più importanti riviste letterarie del
romanticismo portoghese. Dal 1847 al 1850 svolse un'infaticabile apostolato
didattico sociale nelle Azzorre. Nel 1855 si recò in Brasile per farvi
conoscere il proprio metodo d'insegnamento, rifiutando colà la cattedra
universitaria di Letteratura portoghese offertagli dall'imperatore Pietro II.
Notevole la sua opera giovanile:
Lettere di Eco e Narciso (Lisbona
1800-1875).